Capita spesso, a chiunque, di navigare all’interno di siti web, e-Commerce, Apps e sentirsi “incastrati” o perduti. Generalmente, quando ci imbattiamo in pagine bianche, informazioni ambigue, bottoni dalle Call-To-Action (indicazioni) incomprensibili, un senso di frustrazione si impossessa di noi.
A maggior ragione se questo avviene in prossimità di nostre azioni dirette e “rischiose”: che incredibile senso di Horror Vacui si impossessa di noi quando – autorizzato un pagamento – non veniamo immediatamente reindirizzati verso la conferma d’ordine da parte dell’e-Commerce?
Se il fine dello User eXperience Design è aiutare l’utente a raggiungere il proprio obiettivo online (ad esempio: l’acquisto di un prodotto) seguendo il percorso più semplice e chiaro, è evidente come la comunicazione sia un aspetto fondamentale in questo gravoso compito.
Una comunicazione chiara serve all’utente per sapere sempre dove si trova, ricevere le informazioni che sta cercando, avere esatta contezza di cosa scatenerà una sua azione diretta come un semplice clic.
Facciamo un esempio banale:
La prima versione non è sbagliata: la risposta binaria (SI e NO) è chiara. Nel flusso della navigazione, rischia però di creare un attimo di esitazione in chi legge: “Si, Conferma” o “No, Elimina”?
Nella seconda versione invece, le Call-To-Action dei bottoni sono risposte chiare ad una domanda altrettanto netta; non lasciano spazio a possibili interpretazioni da parte dell’utente e non interrompono il flusso della navigazione.
Dall’esempio fatto emerge come una semplice cura dei testi (UX Copywriting) può aiutare l’utente a non esitare e, in generale, può migliorare la sua esperienza di navigazione lasciandogli un buon ricordo del nostro e-Commerce, app o sito web.
Va sempre ricordato che le esperienze negative lasciano nella nostra memoria un ricordo molto più marcato rispetto alle esperienze positive. Non bisogna dunque lasciare mai nulla al caso.
Ma d’altronde, il Diavolo si nasconde sempre nei dettagli!