***In ambito digital, si parla da anni di Mobile First*, ovvero della necessità di progettare interfacce che siano pensate nativamente in modo da essere navigate da dispositivi, appunto, mobili.
Applicazioni e navigazione da smartphone sono la quotidianità per tutti; è dunque naturale progettare l’esperienza di navigazione dell’utente considerando le peculiarità del “piccolo schermo”: dalla risoluzione più compatta ad un’organizzazione delle informazioni più mirata, fino al considerare gesti e azioni che non risultano naturali con altre tipologie di dispositivi, come ad esempio il PC.
Mobile First come Mantra
La progettazione dell’interfaccia mobile è talmente importante da essere diventata – per alcuni progettisti – un’ossessione, al punto da piegare al volere dello smartphone la navigazione da desktop.Tante agenzie non considerano più la progettazione per la visualizzazione da PC. Il desktop “vien da sé” e, dunque, può essere trascurato.Ma è davvero così?
Quando si applica
Premettiamo che la progettazione Mobile First è importantissima. A essa non può però essere commesso lo sbaglio di avocare completamente, ogni volta e per ogni applicativo, la progettazione desktop.Nella progettazione della UX di un’App, vien da sé il non-senso di progettare layout che non saranno mai visualizzati da PC. Nel caso di siti web invece, vanno fatte delle valutazioni prima di prendere decisioni progettuali importanti: sarà davvero navigato solo da cellulare?Insomma, il Mobile First non deve diventare Mobile Only.
Un esempio
Esistono degli strumenti specifici per la misurazione e l’analisi della UX. In DGLine ci affidiamo a Microsoft Clarity per monitorare gli applicativi web che abbiamo realizzato, analizzarne l’interazione da parte degli utenti e scoprirne i punti di miglioramento.Di recente abbiamo analizzato due e-commerce editoriali da noi realizzati. Di seguito sono riportati i dati estrapolati circa i dispositivi utilizzati dai rispettivi utenti per la navigazione.
Nel primo caso possiamo notare come più dei 3/4 delle sessioni avvengono attraverso un dispositivo mobile; la visualizzazione da PC si ferma a poco più del 20%.Nel secondo caso troviamo una situazione opposta: i 2/3 degli utenti navigano da PC e solo il 33% da mobile.
Perché?
Le risposte sono molteplici. I due clienti sono entrambi protagonisti della filiera editoriale ma si rivolgono a pubblici completamente diversi tra loro, hanno una produzione editoriale differente e variegata, il primo e-Commerce è impostato su una vendita più “aggressiva”, il secondo ha un profilo più istituzionale, etc.
Queste peculiarità dell’uno e dell’altro fanno sì che i contenuti promossi dai due siti siano diversi, abbiano differenti necessità di visualizzazione e siano dunque fruiti differentemente.Nel primo caso la progettazione Mobile First è fondamentale, nel secondo caso è opportuna; ovvero: è importante considerare la visualizzazione da smartphone, ma è ancora più stringente concentrarsi sull’interazione da desktop.
Alla fine, dipende sempre dall’utente
Dunque sì, la progettazione di un’interfaccia dipende da una moltitudine di fattori, quali lo scopo dell’applicativo stesso, le funzionalità che dovranno essere implementate, i suoi eventuali sviluppi futuri. Non si può mai prescindere dall’utenza e, fondamentalmente, dal modo in cui quest’ultima usufruirà dell’applicativo stesso.
Come in ogni progetto, non bisogna mai partire da assunti aprioristici; deve sempre, in ogni caso, valutato e compreso il contesto di partenza.