Sull’ultimo numero di Origami, il supplemento de "La Stampa" del giovedì si parla della fabbrica dei libri che non si leggono.
Lo speciale parte da una serie di numeri importanti sul numero di libri stampati ogni anno:
- nel mondo 2 milioni e mezzo
- in Italia 70 mila, 190 al giorno, 8 ogni ora.
Solo i bestseller, che rappresentano meno dell’1% della produzione, conquistano metà del mercato e a partire dal titolo che si posiziona cinque millesimo in giù si arriva ad un massimo di 2.500 copie vendute in un anno.
Calcolatrice alla mano, il 90% dei libri stampati vende poche decine di copie, forse anche meno.
Questi numeri devono far riflettere: sono una fotografia nuda e cruda della realtà in cui si muovono editori, librerie, biblioteche e autori, un terreno arduo e accidentato e l’unico per arrivare sulla vetta è fare squadra, lavorare insieme per spingere i lettori a leggere di più, a comprare più libri, a far appassionare le persone alla lettura al punto tale da diventare un naturale passaparola.
Il timore dello speciale di Origami è che questa lista infinita di pubblicazioni possa essere "una babele di suoni e di parole dove sono pochi a prendersi la responsabilità di quello che pubblicano e che dicono".
A me piacerebbe che fossero invece un insieme corale di voci che consigliano questo o quel libro, di persone che si contendono sullo scaffale l’ultima copia di un libro, di gruppi di lettura straripanti di appassionati.
E’ con questo spirito, e con la voglia di diffondere la mia passione per la lettura e contaminare gli altri con la mia fame di libri, che nel 2008 ho deciso di investire in questo settore e offrire a editori e librerie le nostre soluzioni e-commerce, ERP e gestionali, così come la nostra consulenza ed esperienza per progetti di comunicazione online.
Mai scelta è stata più azzeccata e fortunata: oggi lavoriamo con più di cento marchi editoriali e la maggior parte dei nostri clienti ha una crescita continua anno su anno a due cifre.
Ora guardo al futuro pronto a cogliere le nuove sfide di questo settore dedicando tempo e risorse a innovare, a pensare fuori dagli schemi e a progettare nuove soluzioni.
E tu, sei pronto a far parte di questo cambiamento?